Festival della Scienza Verona

11 Febbraio 2021

Donne e Scienza, una RiEvoluzione al quadrato

Donne e Scienza, una RiEvoluzione al quadrato

Nel corso della storia ci sono state molte grandi e importanti donne nel campo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, le discipline oggi racchiuse in un accattivante acronimo inglese STEM, che hanno dovuto lottare contro pregiudizi, stereotipi e forti disuguaglianze. L’ accesso delle donne all’istruzione superiore è avvenuto solo nel corso dell’Ottocento: negli anni Trenta negli Stati Uniti, una trentina di anni dopo in Europa.

Marie Curie è un nome ormai familiare, ma nell’immaginario comune, quando si pensa alla fisica, viene alla mente Albert Einstein e non certo Emmy Noether, geniale matematica che pure apportò importantissimi contributi alla fisica teorica. 

Dovremmo tutti sapere che fu Rosalind Franklin, lavorando sulle immagini di diffrazione a raggi X del DNA, a scoprirne la struttura a doppia elica, e non i ben più famosi Watson e Crick, insigniti del Nobel.
Rosalind, scomparsa a solo 37 anni, è oggi ricordata come una donna che avrebbe dovuto vincere un premio Nobel.

E’ ancora troppo lungo e arriva fino al giorno d’oggi l’elenco di scienziate brillanti che sono rimaste nell’ombra, sovrastate dal cosiddetto “soffitto di cristallo”, quella barriera invisibile, sociale, culturale e psicologica che preclude alle donne meritati riconoscimenti e accesso a posizioni apicali. 

Anche se negli ultimi 20 anni sono stati compiuti importanti sforzi per coinvolgere donne e ragazze nella scienza, molta è la strada ancora da fare: permangono limiti discriminatori di tipo strutturale e culturale, oltre a forti disuguaglianze nei luoghi di lavoro che si consolidano in vere e proprie barriere – spesso invisibili – che ostacolano la partecipazione femminile e il raggiungimento di posizioni apicali in ambito STEM.

Ecco perché resta importante celebrare l’11 febbraio la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per incentivare un accesso pieno ed equo delle donne alla scienza, promuovere l’uguaglianza di genere e raggiungere pari opportunità di carriera in ambito scientifico.  

Per mantenere sotto i riflettori la questione della parità di genere, il Festival Scienza di Verona 2021 apre i battenti affrontando queste tematiche.  Gli interventi del 12 marzo sono infatti dedicati al ruolo delle donne nella Scienza e alla parità fra il mondo maschile e quello femminile. 

L’intento è proprio stimolare una riflessione culturale ed educativa sul fatto che scienza e uguaglianza di genere sono entrambe fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo concordati a livello internazionale, inclusa l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, focus del festival 2021 RiEvoluzione.

Consulta il programma per saperne di più.

Il disegno Rosalind Franklin in apertura è di Claudia Flandoli, nota fumettista e illustratrice, che parteciperà al Festival della Scienza con un talk dal titolo “Raccontare la scienza a fumetti”. 

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